domenica 6 maggio 2012

mi sento molto cresciuto come genere di ragazza ( a miami)

  - lo vuoi il caffè?
  - mmhh no no..

esattamente tre minuti dopo.

  - ho fatto il caffè, lo vuoi il caffè?
  - no pà sto dormendo per favore..

passano altri due minuti all'incirca.

  - hai caldo? lo vuoi acceso il condizionatore? sei sicuro che non hai caldo? ho fatto il caffè..

sono circa le sette del mattino ed è il terzo giorno che il rituale si ripete identico e puntuale.
la cosa più assurda è che siamo a miami beach e solo cinque ore prima io  stavo finendo il mio quinto margarita.

esattamente un anno fa mi trovavo con i miei a pechino e la mia intolleranza e l'estrema pesantezza di mio padre scatenarono una violenta discussione nel bel mezzo di un hutong, un quartiere popolare cinese.
mia madre addolorata accanto a un banco di cotolette di gatto, mio padre inferocito tra mille cinesi che compravano radici miracolose, e io con lo sguardo vuoto con in mano una vaschetta di dim sum che ripeto a me stesso 'mai più, mai più'.

quest'anno però insieme a tutti gli shorts, i costumi e le t-shirts ho messo in valigia una buona dose di pazienza e di tolleranza.
mio padre ha quasi settantaquattro anni, ha voglia di visitare il mondo per paura credo di non avere più molto tempo per farlo, e io sono la persona che può aiutarlo a farlo.

quindi mi alzo vado verso il bagno, il caffè è ovunque sul pavimento. respiro. infilo le infradito e gli occhiali da sole e prima che io possa dire qualsiasi cosa lui dice:

  - e manco la faccia ti lavi?

un anno fa la mia risposta sarebbe stata macchettefrega se non mi lavo la faccia quando è dalle sei che rompi le palle!
quest'anno invece accenno un sorriso, nonostante la bile stia liquefacendo il fegato e lo stomaco, e dico:

- no papà, ho bisogno di fare due passi, e fumare una sigaretta prima.

faccio il giro dell'isolato. anche oggi la giornata è fantastica.
ho le spalle che bruciano per il sole preso ieri.
attraverso la quinta strada dalla washington avenue: un incrocio enorme che mi fa sentire in america.
poco più avanti all'angolo con la collins c'è mamma  con un copricostume di seta stampata anni settanta seduta ad un tavolino  che beve un caffè.
ridiamo affettuosamente di papà e ci ordiniamo due muffin giganti.

pianifichiamo un salto a downtown, una capatina a little havana, un giretto in barca per sognare tra le case di Jlo, Pdiddy e Al Pacino a biscayne bay, e ovviamente un pò di sano shopping per sfogare tutte le frustrazioni.
per un momento non sono più quello dei cinque margaritas, e non sono più quello degli afterhours in discoteca.

è in questo preciso istante che mi sono sentito grande.

Biscayne Bay con alle spalle downtown
shopping in Collins Av

downtown da Bayside

little havana

shopping in collins av.

downtown skateboarders










1 commento:

  1. eccola ..molto cresciuta come genere di ragazza dopo Miami... quando ce vò ce vò.... le dimostrazioni d affetto di papà sono emozionanti ma se fosse rimasto zitto ...mejo... quando si cresce si cresce....

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