venerdì 27 gennaio 2012

oggi sono molto commemorativa come genere di ragazza.


il 27 gennaio di sessantasette anni fa si aprivano i cancelli di auschwitz. in italia stamattina il Giornale esce con un titolo non provocatorio, di più. http://www.ilgiornale.it/
io sono in stazione centrale a milano, e cerco il binario 21. lo trovo ma non riesco ad entrare. si trova infatti in uno dei sotterranei della stazione ed è in corso un cantiere per la realizzazione del Memoriale della Shoa di milano. da quel binario partirono i convogli carichi di ebrei della provincia di milano per auschwitz.
ho il ricordo di me bambino, in cucina, che guardo attentamente con mamma la grande storia su rai 3. ero sbigottito, turbato ed arrabbiato per tutto quello che vedevo.
non so dire bene il perchè, ma lo sterminio degli ebrei lo sentivo vicinissimo  a me; talmente tanto che i primi libri che acquistai consapevolmente avevano titoli come "storia del terzo reich", "cavie umane", "la speranza mi ha tenuto in vita"..
ho poi capito con gli anni che in quanto gay e molto orgoglioso di esserlo, sarei probabilmente finito su uno di quei vagoni per finire in un campo col triangolo rosa cucito addosso. http://www.arcigaymilano.org/dossier/nazismo/ost_paragraph175.htm
http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW274726&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode
lì vicino al binario 21, mi viene in mente Liliana Segre, che da lì partì giovanissima tenendosi stretta al papà.
qui voglio solo riportare le sue parole, estrapolate dal film documentario di Mimmo Calopresti, "Volevo solo vivere".
vi consiglio di vederlo. tra non molti anni, non ci saranno più i testimoni di quello che è stato.

"ecco che nel giro di pochissimo, le nostre guardie hanno buttato via le divise, le armi, hanno sciolto i cani..e noi li guardavamo..questi che fino ad un minuto primaavevano diritto di vita e di morte su di noi, ecco che si vestivanocoi loro vestiti civili. e noi li guardavamo esterefatti,e dicevamo -questi tornano alle loro case  e sono quelli che dicono che non sapevano niente, sono quelli che sono tornati nelle loro case a baciare i loro bambini dopo che ne avevamo ammazzato un milione  emezzo dei nostri solo perchè erano nati. Scioglievano i cani, buttavano le armi..Io mi ricordo che mi ha sfiorato il comandante di quell'ultimo campo..era un uomo terribile, un uomo crudele che picchiava le prigioniere,non avev nessun ritegno verso niente.. e lui si è messo in borghese vicino a me dopo aver buttato la pistola ai miei piedi..e io per un attimo ho pensato -adesso prendo la pistola e gli sparo..finalmente la vendetta, dopo che mi hanno ucciso tutti, ho perso tutto..ma non mi sento neanche colpevole di fare una cosa di questo genere. prendo e gli sparo. Ma è stato un attimo. Era l'attimo straordinario che dimostrava la differenza tra me e il mio assassino. Perchè io mai avrei potuto uccidere nessuno per nessun motivo al mondo, perchè era un'altra l'etica che avevo imparato io dalla mia famiglia, da mio padre. Era l'etica del rispetto dell'altro, della morale. Era cultura di vita. Non di morte.(...)In quel momento fui libera. Fui libera su quella strada della Germania. Non sapevo neanch'io dove ero geograficamente. Non sapevo neanche di essere libera. L'ho capito dopo poco perchè arrivarono gli americani. Gli americani in tecnicolor, gli americani con le divise stirate, gli americani come Tom Cruise, gli americani abbronzati, gli americani che buttavano frutta secca,cioccolato, siagarette, sia che fossero i civili tedeschi, sia che fossimo noi. Non avevo mai visto gli americani. Non avevo mai visto una jeep con la stella bianca. mi hanno buttato un'albicocca. Secca. L'ho raccolta con gran fatica da terra e dico sempre che l'albicocca ha il sapore della libertà."

giovedì 26 gennaio 2012

sono molto homeless come genere di ragazza.

sto partendo per londra. ieri ero a milano. prima ancora a firenze. prima ancora a palermo. ah in teoria io vivo a roma. a londra ho un colloquio per un lavoro.
qual è la mia casa? boh non lo so. dove vorrei vivere? mmhh a milano ci sono affezionato. a roma per niente però magari..e se me ne andassi a madrid? mi ci vedo proprio in un bel quartiere popolare a fare tortillas tutto il giorno. mamma  gli spagnoli però; quando parlano tutti insieme mi sembra che abbaino. devo fare il test di francese. a parigi un annetto..ma sai che c'è domani mollo tutto e me ne vado in australia.
mi sento molto homeless come genere di ragazza.
intanto io sto sempre andando  a londra
dirigendomi verso l'aereo sembro quasi un uomo d'affari. cappotto nero (comprato a 19 anni).abito scuro ( 79 euro comprato per il colloquio e che non potevo mettere nel trolley con un guardaroba compresso e sottovuoto nel bagaglio da cabina, livello acrilicità elevato). e internazionale sottobraccio (nasconde una copia di tu style, vero e ovviamente novella2000).
mi siedo sull'aero e la guardo. in copertina con gli cchi chiusi quasi come se stesse pensando " merda e mò come faccio!?". ma come hanno potuto sbattere la mia vera nonna in copertina così???
da ragazzino raccontavo che elisabetta o come la chiamo io elsa, da poco incoronata , con la marina militare in viaggio per l'india, si fermò in un porto in calabria, dove travolta dalla passione per un prestante pescatore locale,diede alla luce mio padre.
prendo la metro a victoria. mi insinuo nella folla. nell'esercito colorato di formiche educate che sono i londinesi. mi sento sempre bene ogni volta che ci vengo. saranno i miei geni. e nonostante il 'tramonto inglese', recitato dal titolo di copertina di internazionale, a me londra piace sempre.
di fianco a me il rastone con la musica a palla sta riguardando le slides del business meeting mentre la tipa di fronte lecca un enorme lecca lecca rosa fluo.
ci sono 10 gradi a londra. è un normalissimo martedì. i cinesi festeggiano il capodanno. e io che sono molto made in china vado a festeggiare a chinatown.
il bar gay in cui entro è quello in cui sono stato quando avevo 17 anni.
l'atmosfera è sempre cool e rilassata. e i drink si susseguono.
finiamo ad un party. in teoria saremmo in posto 'etero'. in pratica ci sono più lesbiche che esseri umani.
il ragazzo più bello della festa è con un gruppo di amici che sembrano le winx, e quando siamo convinti che sia una winx anche lui, lo vediamo su un divano che sta per accoppiarsi con una ragazzina che probabilmente vive ad uxbridge e ha già sei figli.
le sette del mattino arrivano che neanche ce ne accorgiamo. tra uno shot di sambuca e uno di triple sec.
non ridevo così dal '97. o da quella volta con meri.
salutiamo tutti come se ci conoscessimo da una vita.
il cab ci porta a willesden green.
sarebbe bello abitare anche qui.








lunedì 16 gennaio 2012

stasera sono molto telefonata tra amici come genere di ragazza.

- ooohhhh che fai??

- sto friggendo due melanzane che mi faccio una parmigiana.

- ma ce le hai passate nell'uovo ??

- merdaaa mi so scordato !!! e mo???

- tirale via dalla padella, girale nell'uovo e rifriggile !

- ma non verranno troppo caloriche ??

- nooo!!!! è sufficiente che dopo la parmigiana il caffè lo prendi col dolcificante! e così riequilibri tutto!

- ma tua sorella l'hai sentita?

- oddio!! è già pasqua???

- ma vaaa, pasqua è tra tre mesi!

- ah c'è tempo allora..

- non ti ho detto niente??? devo proprio suggerire un illuminante viso alla carla! l'ultima volta che l'ho vista credevo mi avesse portato in regalo due panettoni balocco e invece erano i suoi contorno occhi. è mancato poco che li facessi a fette per farci un tiramisù. che le consiglio a quella?

- olio di oliva, pancetta, pepe nero e pomodori pelati!

- per le borse sotto gli occhi della charlize ???

- macchemmefrega a mme delle borse della carla!! io sto pensando a cosa prepararmi stasera!! tengo una fame!!!

- ma non hai mangiato oggi?

- poco.. un pò di baccalà epatate con un timballo di rape e salsiccia.

- oddio! e come ti reggi in piedi con così poco??

- infatti ho dovuto prendere un integratore...

- guaranà?

- no... erbe montane e radici vegetali di tronco siberiano..

- ma di che sa?

- di vomito post vodka! lascia stare..

- se non mi depilo sta pancia e sta schiena mi viene giù una gonna di peli..

- ci vai in palestra stasera?

- assolutamente. sono molto spogliatoio come genere di ragazza!!!!

giovedì 12 gennaio 2012

oggi mi sento molto Ally McBeal come genere di ragazza.

caspita che sonno. mi sono ancora addormentato sul divano. con difficoltà apro gli occhi. e mentre mi dirigo a tirar le tende dell'enorme vetrata che si affaccia sul cortile, faccio lo slalom tra i bicchieri di martini  e le bottiglie che sembrano giocare a shanghai sulla moquette beije.
sorrido. c'è un bellissimo sole. la giornata sembra fantastica. nonostante siamo in pieno inverno e di giornate fantastiche non se ne vedono molte da queste parti.
intorno a me le tracce di una festa, di un aperitivo che troppi drink hanno trasformato nel caos che sto osservando. ho su dei pantaloni grigi e una maglia blu a maniche lunghe. scalzo scendo per la scala a chiocciola che porta in cucina. sgrano gli occhi per non pestare qualche vetro e.. forse no, non mi sveglio sul divano, e non ho un'enorme vetrata in soggiorno. forse il mio appartamento è d'epoca e i finestroni alti danno su una strada con isola pedonale , dove in tanti camminano frettolosi mentre io non ho nessuna fretta. qualcuno in cucina mi sta preparando la colazione e io sono ancora tra le lenzuola di lino che sanno ancora di ammorbidente e ferro da stiro..
plin! il timer scaduto del microonde mi sveglia e mi dice che l'acqua per il tè è pronta.  sono seduto nel cucinino stretto e lungo della mia casa in affitto a roma. mi ero di nuovo perso nell'allucinazione di essere da un'altra parte, di vestire degli altri panni. mi sento molto Ally McBeal come genere di ragazza.
mi metto a ridere. nella mia testa parte il jingle di barry White ( http://www.youtube.com/watch?v=BtwOeoeWhoo&feature=related), con la tazza in mano vado verso il mio armadio di mondoconvenienza improvvisando un balletto. scelgo i miei vestiti non curante della quantità di poliamida , indosso gli occhiali da sole perchè fuori è stupendo e mi sento fottutamente bene!
mi viene in mente il monologo di agrado in tutto su mia madre : "perché una è tanto più autentica, quanto più somiglia all'idea che ha sognato di se stessa". e per quanto io sia lontano dall'idea che ho sognato di me stesso, sono felice. perchè mi sono svegliato alle undici. perchè c'è il sole. perchè sto camminando con la musica a palla nelle orecchie. e perchè non ho paura di sognare.
che bello.
buona giornata a tutti.


martedì 10 gennaio 2012

sono molto made in china come genere di ragazza.

sono iniziati i saldi da qualche giorno. sono iniziati in concomitanza con il rematching del mio armadio.
mi sono reso conto che la stragrande maggioranza dei capi che posseggo sono acrilici al 70%. si sono molto made in china come genere di ragazza. vorrei buttare tutto. e ricomprare tutto di nuovo. poi però penso che siamo al dieci del mese e il mio conto già piange disperato. vorrei cancellare le parole zara e h&m ogni qual volta si tratta di comperare qualcosa di nuovo. ma è impossibile.
vorrei strisciare allegramente le carte di credito nei migliori negozi. vorrei sentirmi coccolato dal cachemire, preziosissimo, sofisticato, inarrivabile. vorrei dimenticare la parola saldi e sconti e spendere senza interesse come quando vado al supermercato nei primi giorni post stipendio.
faccio un giro in centro. le grandi boutiques sono insolitamente frequentate . si ci stanno i saldi. le commesse di prada con quell'inconfondibile prada face non hanno mai visto tanta gente. ora che ci penso anch'io voglio una prada face. e così frustrazione dopo frustrazione ,mi ritrovo di fronte a zara.  il paradiso del fake legalizzato. l'upim travestito da bloomingdale. il solo posto in cui noi middle class stipendiati e in piena crisi possiamo sfogare la voglia di shopping. di rientro a casa sul tram numero 8 ho riflettutto sui miei sacchetti pieni di poliamida, poliestere ed elastan. posso dire di avere almeno una consapevole e orgogliosa originalità  made in china. direi soprattutto consapevole. orgogliosa è proprio una cazzata.
anzi quello che mi fa letteralmente innervosire è l'orgoglio di chi indossa filati in plastica mascherati da alta sartoria italiana.
giusto ieri sera, ugo mi riportava al telefono di essere stato indicato dispregiativamente come un zara addicted. accusato di essere vittima del risparmio e della scarsa qualità. disprezzato da chi indossa Liu Jo come se fosse una creazione sartoriale di ferrè. non c'è niente di peggio di chi indossa il made in china e non si renda conto di chi siano i veri cinesi.
io preferirei morire piuttosto che indossare delle hogan.
http://www.youtube.com/watch?v=sGACUcBf1uE

lunedì 9 gennaio 2012

che genere di ragazza sei oggi?

Mezzo addormentato sul divano..di soprassalto sono svegliato dal telefono che suona. rincoglionito rispondo al telecomando e accidentalmente passo su extreme makeover. come ogni volta sogno di parteciparvi. E' Ugo. mi chiede che genere di ragazza sei oggi? No perchè io mi sento molto Jo Squillo come genere di ragazza. sai come quando lei balla e canta a fine puntata vicino gli scogli. Io ho praticamente un costume intero sgambatissimo anni novanta, gli orecchini a cerchio grandissimi e i capelli a frisè tirati indietro con una pinza. Sono anni che in tutte le nostre telefonate io e Ugo ci chiediamo che genere di ragazza sei oggi. non è altro che uno stato d'animo che si trasforma nelle donna che saresti quel giorno. io ho ancora un pezzo di ciambella che si intravede dalla bocca. è spontenea la risposta. Sono molto bulimica come genere di ragazza.e passo a rassegna quello che ho ingurgitato sin da quando mi sono svegliato. ho aperto gli occhi e mi sono subito detto:un bicchierone d'acqua e la giornata comincia da paura. bicchierone d'acqua. caffè. nespresso. ristrettou. un mutuo praticamente. uno yogurt greco 0%, un bicchiere di latte di soia e due cucchiai di crusca di avena. oggi la mia alimentazione sarà perfetta. dukan sarà fiero di me. entro il 20 sarò sgonfio. l'abito mi starà più comodo. sarò felice. vincerò 50mila euro, mi sistemo i pensieri e posso sostenere il trasloco x qualsiasi città nuova senza grosse difficoltà. ci credo . sono convintissimo. mi metto quasi a piangere pensando a quanto sarò felice con quei 20mila euro da bruciarmi in 15 minuti e ai quei skinny jeans con quella maglietta che non mi va più.l'allucinazione però è breve. ha durata massima sei ore. ma solo se sono fortunato. nella maggior parte dei casi dura qualche decina di minuti. trenta , o quaranta forse. non so dire esattamente  quando entrano a dominare la scena i sentimenti di fallimento e sconfitta. ma non appena li annuso, li respiro, li sento. tutto diventa una sola cosa: ho fame!
scendo di corsa. ho in tasca il portafogli. ma non sto correndo all'incontro con il pusher. anzi il pusher c'è. ma non spaccia coca, MD o keta. spaccia pizze. panzerotti con cicoria e mozzarella. supplì. si che io sono uno di quelli che pensa che quando la vita si fa complicata la cosa migliore da fare è mangiare una polpetta di melanzana, ma ultimamente è un'ossessione. l'abbuffata in versione trainspotting. il mio unico pensiero è il maritozzo alla panna. anzi quello allo zabaione. l'ultima volta sono andato in pasticceria. quella vicino casa ovviamente. i serial killer colpiscono sempre negli ambienti familiari inizialmente. mentre ordinavo le paste  ed esageravo , vidi un tubicino uscire dal naso della signora che mi serviva e che si raccoglieva alle sue spalle in uno zainetto. guardai sbigottito. lei mi fulminò e con l'aria arrabbiata mi si rivolse blaterando che quello era un sondino per dimagrire. io ho pensato  al pranzo della signora,e a tutte le pasterelle smaciullate nello stomaco e che venivano  trasferite attraverso il naso in un sacchetto. mi persi nella vista del banco frigo come in una sindrome di stendhal. mi venne da vomitare. per un momento ho pensato ad un segno dall'universo. una con un sondino per dimagrire che serve in una pasticceria un ossessivo compulsivo. deve esserci una ragione per questo. non importa. dopo aver pagato mi dirigo verso casa. consumo tutto il vassoietto che sono ancora in ascensore. entro in casa che ho tutte le prove del delitto accartocciate per essere gettate nella pattumiera. mi sdraio sul letto. metto le mani sulla pancia e mi dico. sono proprio grassa come genere di ragazza.