giovedì 12 gennaio 2012

oggi mi sento molto Ally McBeal come genere di ragazza.

caspita che sonno. mi sono ancora addormentato sul divano. con difficoltà apro gli occhi. e mentre mi dirigo a tirar le tende dell'enorme vetrata che si affaccia sul cortile, faccio lo slalom tra i bicchieri di martini  e le bottiglie che sembrano giocare a shanghai sulla moquette beije.
sorrido. c'è un bellissimo sole. la giornata sembra fantastica. nonostante siamo in pieno inverno e di giornate fantastiche non se ne vedono molte da queste parti.
intorno a me le tracce di una festa, di un aperitivo che troppi drink hanno trasformato nel caos che sto osservando. ho su dei pantaloni grigi e una maglia blu a maniche lunghe. scalzo scendo per la scala a chiocciola che porta in cucina. sgrano gli occhi per non pestare qualche vetro e.. forse no, non mi sveglio sul divano, e non ho un'enorme vetrata in soggiorno. forse il mio appartamento è d'epoca e i finestroni alti danno su una strada con isola pedonale , dove in tanti camminano frettolosi mentre io non ho nessuna fretta. qualcuno in cucina mi sta preparando la colazione e io sono ancora tra le lenzuola di lino che sanno ancora di ammorbidente e ferro da stiro..
plin! il timer scaduto del microonde mi sveglia e mi dice che l'acqua per il tè è pronta.  sono seduto nel cucinino stretto e lungo della mia casa in affitto a roma. mi ero di nuovo perso nell'allucinazione di essere da un'altra parte, di vestire degli altri panni. mi sento molto Ally McBeal come genere di ragazza.
mi metto a ridere. nella mia testa parte il jingle di barry White ( http://www.youtube.com/watch?v=BtwOeoeWhoo&feature=related), con la tazza in mano vado verso il mio armadio di mondoconvenienza improvvisando un balletto. scelgo i miei vestiti non curante della quantità di poliamida , indosso gli occhiali da sole perchè fuori è stupendo e mi sento fottutamente bene!
mi viene in mente il monologo di agrado in tutto su mia madre : "perché una è tanto più autentica, quanto più somiglia all'idea che ha sognato di se stessa". e per quanto io sia lontano dall'idea che ho sognato di me stesso, sono felice. perchè mi sono svegliato alle undici. perchè c'è il sole. perchè sto camminando con la musica a palla nelle orecchie. e perchè non ho paura di sognare.
che bello.
buona giornata a tutti.


8 commenti:

  1. Stamattina mi sento molto donna d'affari come genere di ragazza..ore 8, il mio sonno e' interrotto dal suono ripetitivo della mia sveglia...scioccato e quasi infastidito la spengo e chiudo gli occhi nuovamente. Ho un importate colloquio di lavoro poco piu di un' ora dopo, ma io tentato torno al mio sonno leggero e quasi piacevole. Per un istante penso a quanto piacevole potrebbe essere un'avanzata carriera nel mondo del marketing londinese, per questo mi alzo, apro il mio piccolo armadio a due ante ( IKEA non esisteva ancora all'epoca) e frettolosamente opto per un look casual ma efficace, camicia azzurra, giacca anni 70, pantalone skinny e mocassino vintage, nonche' un piccolo spruzzo di lacca al mio ciuffo ribelle per completare l'opera. Un attimo dopo solitario x le strade di East London (Londra Est), cammino con il mio solito caffe starbucks tra le mani, direzione Old Street. A londra oggi fa freddo, ci sono 5 gradi ma c e' un sole pazzesco. Respiro aria gelida, che penetra nel mio giaccone comprato l'altro ieri a soli 5 pounds in una piccola boutique dell'usato a Bricklane...il mio pensiero e' rivolto nuovamente a quella brillante carriera che il futuro mi riservera', questione di poche ore. Mi sento preparato, felice e anche un po fortunato...il viaggio continua e il sogno diventa sempre piu realta. Sono arrivato, busso al citofono "Hello I am here for an interview", salgo al secondo piano, apro la porta, arrivo sfilando alla reception, senza mai guardarmi intorno, il mio sguardo rivolto verso la ragazza sorridente dietro la scrivania, che con aria alquanto ironica mi dice "Hello Angelo, sorry but interview are in business attire, sorry if I didnt mention it to you on the phone, we can arrange you an interview tomorrow". In quel momento il mio sguardo e' rivolto alle persone che come attendevano il colloquio, che istanti prima avevo ignirato, indossano tutti abiti super eleganti..Ora sento proprio scema come genere di ragazza

    RispondiElimina
  2. nell'email di invito all'interview che a breve sosterrò a londra (e grazie x la traduzione east london, con londra est) è specificato il "formal attire". Un gay sui 30 anni non dovrebbe avere problemi con questo tipo di faccende. io sì. ovviamente cerco di risolvere il problema prima con zara (tentativo fallito in quanto tutti gli abiti erano più adatti al pubblico di uomini e donne)e poi con un'mah si tanto faccio un salto 2 ore prime da primark e con 20 pounds mi sn tolto il problema'! morale della favola incappo in un negozio dal nome improbabile ma con abiti a 79,99,e119 euro e tutti senza la componente luminosa e cangiante. ho optato x l'abito a 99 euro così x sentirmi più london city. mentre soddisfatto tornavo a casa ho poi pensato: il colloquio è martedì,io arrivo a londra sabato. io non arriverò mai in tempo al colloquio e se ci arriverò non sarò in grado di parlare. fammi sapere se ti serve un bellissimo abito usa e getta. al massimo lo indossiamo all'after.dell'after. dell'after.

    RispondiElimina
  3. eh si io avrei optato per un abito 100% acrilico primark, prezzo esposto 19,99 ma io a soli 1,99 compro il sachhettino ecologico e ci butto l'abito dentro, poi mi incammino verso l'uscita con una certa mezza disinvoltura mezzo infarto...il tuo abito potresti indossarlo per un after molto informale che organizzano nel public toilet a Londra Est

    RispondiElimina
  4. ai sensi della legge frkhfygf56789 l'autore di questo blog non ha alcuna responsabilità con le dichiarazioni dei lettori e le dichiarazioni dell'autore stesso in risposta a quelle dei lettori non implicano nessuna approvazione.
    ( prendine due di abiti)

    RispondiElimina
  5. Oggi... Mi sento molto bagnata come genere di ragazza!!! Aiutoo pls!!!

    RispondiElimina
  6. Mrs Lindemann mi sveglio' come ogni mattina,ero grande ormai e sapevo prepararmi da sola:avevo ben sette anni.
    Pronta corsi a fare colazione con la cuoca anche se la mamma non voleva,poi di corsa nella sala verde e seduta composta aspettai sul chesterfield di pelle verde il mio insegnante.Ma sentii i tacchi di mamma ed il sigaro del papa'venirmi incontro.
    "tesoro oggi non farai lezione,oggi partiamo qui non possiamo piu' stare,degli uomini non molto gentili hanno deciso di giocare con i soldatini e potrebbero farci male".
    Era il 1 settembre 1939 quando lasciai la mia casa in Germania.
    Una settimana dopo ero lontana,"al sicuro"diceva mamma,ma senza le mie bambole i miei libri ed i miei amici.
    La nuova casa era bella,grande ma non come la mia,e poi tutti avevo gli occhi lunghi ed i capelli neri.
    Ero triste"capirai amore,un giorno capirai piccola Lisa".
    Piangevo e nessuno sentiva le mie lacrime,poi un giorno furono asciugate dal sorriso ed il calore di un fazzolettino di seta.
    Da quel giorno Singapore non era piu' una prigione.le stagioni passarono in fretta io e lui il figlio del guardiano giocavamo felici.era un amore puro,pulito vero.passorono 4 anni che sembrarono un giorno.Poi ci trovammo li'sotto il pesco in fiore e ci baciammo.Scottavo,bruciavo,mi tremavamo le gambe.IL MIO PRIMO BACETTO...tornando verso casa faceva freddo,ma io esplodevo dentro.A LI SANG pero' tossiva e cosi gli regalai la mia sciarpa blu con le mie iniziali L.G. Era la mia preferita.Ci salutammo ma solo con la mano,corsi verso casa e sentii di nuovo quei tacchi e quell'odore di sigaro che 5 anni prima avevano cambiato la mia vita."Non c'è tempo piccola mia dobbiamo andare e in fretta".Tutto era pronto ma io dovevo dire al mio Sang che tornavo in germania.Gridai per ore senza trovarlo.Nella depandance non c'era piu' nessuno,sang non era li'.Il mio cuore cosi' caldo, era duro e freddo.
    Poco dopo mi trovai donna,mamma e nonna.
    Avevo amato,riso,pianto e gridato ma mai con la purezza di quella terra lontana.
    Dove era,cosa faceva,chissa' se mi aveva dimenticato.
    Così 75 anni dopo con la stessa fretta con cui al mio cuore venne negato il battito ,mi ritrovai su un di un aereo e poi sotto quel pesco nel giardino dove avevo conosciuto un amore impossibile e mai dimenticato.
    Vidi un bambino correre felice,il vento si alzo'freddo ed impetuoso,ma a proteggere il bimbo arrivo' il nonno,che con fare affettuoso cinse il collo del nipotino con una sciarpa blu con due lettere L.G.
    ecco come mi sento oggi:
    OGGI SONO IL GENERE DI RAGAZZA CHE NON DIMENTICHERA' MAI IL VERO AMORE.
    Che cosa accadde dopo?Beh lo decidu tu cara Jo.
    CON AFFETTO MARCO.

    RispondiElimina
  7. Non è giusto.. Lei ha già 85 anni!!!! E poi a Singapore fa caldissimo con tasso di umidità pari ad una vaporiera in azione!!!
    Anche se effettivamente quel giorno si sollevó uno strano vento quasi freddo che ricordava l'arrivo dell'autunno.. Ero lì immobile. Le mie mani irrigidite tenevano ferma la gonna plissettata di seta blu. Tutto era completamente diverso da ciò che ancora bambina avevo lasciato. Tutto. Eppure l'albero di pesco era ancora lì.
    ...adesso a letto continuo domani..

    RispondiElimina